emilia_romagnaContinua il viaggio tra le regioni d’Italia con l’Emilia-Romagna, cuore produttivo e gastronomico del Paese. Anello di congiunzione tra il centro e il nord, l’Emilia-Romagna è una regione amata da tutti gli italiani, per l’operosità e la simpatia della sua gente, determinante per lo sviluppo negli anni del boom, le spiagge della riviera e i motori di Modena, come la Ferrari.

La terra della buona tavola ha un’estensione territoriale di 22.124 kmq; l’industria (particolarmente nota quella alimentare), il turismo balneare e il ricco e composito tessuto del terziario ne sostengono la solida economia grazie allo spirito operoso e concreto degli abitanti, caratterizzati da una differenza (che permette di tracciare una distinzione di fondo, sul piano socio-culturale) tra emiliani e romagnoli e, tra i primi, una ulteriore distinzione che riguarda in particolare i piacentini, per la loro più stretta vicinanza alla Lombardia. Anche dal punto di vista economico le attività e le risorse appaiono distribuite in modo diverso tra le province dell’Emilia e quelle della Romagna. Terra di immigrazione, meta turistica internazionale soprattutto grazie ai centri balneari della riviera romagnola, crocevia del traffico e dei trasporti, la regione intrattiene relazioni intense con il resto del paese e dell’Europa.

TERRITORIO
Il territorio regionale è caratterizzata dal contrasto evidente tra la montagna e la pianura; il confine meridionale segue le creste dell’Appennino, dai rilievi alle spalle della riviera di Levante fino al Montefeltro che, con le sue ondulazioni più morbide, propone il paesaggio dell’entroterra della Romagna meridionale. Il resto del territorio è occupato dalla pianura padana, con i suoi tratti uniformi; l’area a nord di Ravenna è stata interessata, come tutto il Polesine, da opere di bonifica per strappare alle acque lembi di terra coltivabile. La costa adriatica, dal Delta del Po a Cattolica, è bassa e sabbiosa.

ECONOMIA
Mantiene con la propria tradizione un rapporto equilibrato pur essendo decisamente aperta al nuovo, come dimostra anche la diffusione delle emittenti locali e della stampa; l’imprenditoria vivace e l’economia florida sono testimoniate anche dal numero di sportelli bancari e dalla loro densità, che colloca la regione ai primi posti in Italia. La distribuzione delle attività produttive sul territorio consente di individuare distretti caratterizzati da una certa specializzazione nelle produzioni industriali: così si trova intorno a Modena una particolare concentrazione di aziende dedite alla produzione di ceramiche da arredamento e materiali da costruzione, mentre a Ferrara e Ravenna si trovano due dei cinque principali distretti nazionali per la chimica di base; ancora le province di Ravenna e Piacenza sono in prima linea nell’industria energetica, con estrazione e raffinazione di petrolio e metano; Parma è il cuore dell’industria alimentare e lattiero-casearia in particolare; intorno a Rimini e Forlì fiorisce l’industria dell’abbigliamento mentre quella meccanica è particolarmente vivace nelle province di Modena, Bologna e Reggio nell’Emilia; Ravenna e Ferrara sono note per la presenza di zuccherifici, tutta la zona costiera per l’industria turistica, il faentino per le ceramiche artistiche e il modenese per l’industria tessile e soprattutto per quella automobilistica. L’agricoltura è un altro settore nel quale la regione vanta primati assoluti, dando un importantissimo contributo alla produzione nazionale di frutta e ortaggi. Prima in Italia per l’allevamento suino e per la pesca e l’itticoltura, la regione vanta produzioni di assoluto rilievo, sostenute spesso da enti di tutela organizzati in forma consortile; tali produzioni, oltre a fare la fortuna dell’industria di trasformazione alimentare, hanno reso celebre la gastronomia regionale: basti pensare al prosciutto, al vino (sangiovese, lambrusco, albana, cagnina), ai tortellini, alla piadina, al culatello, all’aceto balsamico, alle anguille; a volte la notorietà di un prodotto è tale da condizionare il lessico: è il caso della mortadella, che in molte parti d’Italia si chiama comunemente Bologna, o del parmigiano, termine con il quale si finisce per indicare un determinato tipo di formaggio a prescindere dal luogo di produzione. Marchi di prestigio e notorietà mondiale non si trovano tuttavia soltanto nella produzione agricola e alimentare: hanno sede e storia emiliana alcuni dei nomi più importanti e prestigiosi nel campo dell’automobilismo e del motociclismo sportivo. L’artigianato è ben rappresentato in diversi campi ed è spesso legato alle produzioni industriali per il loro particolare modulo organizzativo (è il caso dell’industria dell’abbigliamento) o per la necessità di particolare specializzazione (come nella meccanica di precisione); produzioni di particolare pregio artistico sono le ceramiche e la lavorazione delle erbe palustri.